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Benessere
Venerdì 28 Luglio 2017
Il curry e le sue proprietà

Scopriamo alcune delle proprietà benefiche del curry 

Il curry: una miscela di spezie dalle proprietà benefiche

Utilizzato in oriente da centinaia d’anni, il curry è da tempo apprezzato anche in occidente ed è sempre più presente nella preparazione dei nostri piatti, per dare un tocco di profumo e di esotico. Conosciuto più propriamente in India come Masala, è composto tradizionalmente da cumino, coriandolo, peperoncino, cardamomo, cannella, curcuma, fieno greco, chiodi di garofano, pepe nero e zenzero. Inoltre, il curry è sempre più apprezzato per le sue proprietà benefiche, tra cui la presenza di antiossidanti che contrastano i radicali liberi.

Proprio la curcumina, che conferisce al curry il suo colore giallo intenso, è stata oggetto di alcuni studi che ne hanno valutato la capacità di contrastare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer o il Parkinson. Alcuni istituti come l’Università di Catania e di Pavia e anche il New York Medical College hanno effettuato delle sperimentazioni scientifiche e confermato che un consumo regolare di curry riduce sensibilmente l’incidenza di queste patologie neurodegenerative. La curcumina possiede inoltre proprietà antinfiammatorie atte a ridurre i fastidi legati ad artrite e reumatismi. Uno studio pubblicato sull’American Journal of Cardiology ha rilevato che le persone che consumano regolarmente curcumina avrebbero ben il 65% di probabilità in meno di avere un infarto.

Non solo la curcumina ha proprietà benefiche: la cannella contribuisce a rallentare la comparsa del senso di fame, in quanto agisce come modulatore del rilascio del glucosio nel sangue, mentre peperoncino e zenzero aiutano a ridurre l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale. Grazie sempre al peperoncino, il curry ha anche un’azione vasodilatatrice e favorisce la digestione. I chiodi di garofano svolgono un’azione antibatterica sia a livello intestinale e contro le infezioni del cavo orale. Il curry è indicato nei regimi alimentari ipocalorici, in quanto insaporisce i cibi anche se usato in piccole quantità e può essere quindi un valido sostituto del sale, riducendo quindi il problema della ritenzione idrica.

Il cumino combatte il gonfiore addominale e l’alitosi ed è utile per favorire la digestione. I chiodi di garofano svolgono un’azione antibatterica utile sia contro le infezioni del cavo orale, sia a livello intestinale per regolarizzare la flora batterica.

Anche se ha molte proprietà benefiche, il curry potrebbe avere qualche controindicazione per alcuni soggetti che hanno particolari problemi di salute: il peperoncino può essere irritante, soprattutto per l’apparato urinario, e il pepe non è ideale per chi soffre di gastriti e ulcere.

Le spezie che lo compongono non contengono glutine, rendendolo quindi adatto anche per chi soffre di celiachia, ma è importante controllare l’etichetta per verificare che non via sia la presenza di amidi, utilizzati nella preparazione industriale del curry.

I consumatori di prodotti biologici hanno la possibilità di scegliere una versione BIO del curry, le cui spezie sono prodotte secondo il metodo dell’agricoltura biologica.

Con la consulenza della nostra Erborista: Dott.ssa Eleonora Schiavon


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