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Benessere
Giovedì 04 Aprile 2019
FLORITERAPIA: ANIMA, MENTE E CORPO

A cura di Maria Chiara Sorbaioli, Erborista esperta in Floriterapia presso Biosapori Castagnole di Paese (TV)

Edward Bach (1886-1936) fu un personaggio geniale. Laureato in medicina, lavorò come batteriologo e come omeopata. Per tutta la sua vita cercò un metodo che permettesse di curare non tanto il sintomo, ma la causa della malattia, anzi l’anima delle persone. “La principale ragione del fallimento della scienza medica moderna consiste nel fatto che si impernia sui sintomi e non sulle cause”. Egli riteneva che la malattia fosse il risultato dello squilibrio tra anima, mente e corpo.

 

Anima e Mente devono lavorare all’unisono, solo così il corpo fisico sarà l’espressione della nostra armonia interiore e quindi in stato di benessere.

Bach iniziò a studiare quello che in natura agiva sull’essere umano, e concluse che alcune piante avevano racchiuse nell’infiorescenza “capacità vibratorie” in grado di aiutare l’uomo. Scoprì inoltre la correlazione tra emozioni e fiori.

I fiori corrispondono ad archetipi, a qualità spirituali presenti in ogni essere umano. Grazie alla precisa frequenza vibratoria che essi esprimono sono in grado di risvegliare in noi qualità latenti; qualità come il coraggio, la fiducia, l’amore, la comprensione, la presenza, la duttilità, l’entusiasmo. Una volta evocate, esse, si pongono sull’altro piatto della bilancia ad armonizzare i nostri difetti o stati negativi mentali.

E’ ormai risaputo che una paura o una preoccupazione persistenti tolgono vitalità a un individuo. In queste condizioni il corpo perde la sua naturale resistenza al dolore e si trova nella condizione ottimale per diventare bersaglio di ogni tipo di infezione o malattia. Di conseguenza è il paziente non il malanno a necessitare di cure. “La malattia non esiste, esistono solo degli uomini malati”

Bach preparava le sue essenze floreali attraverso un processo armonico nel quale intervengono i quattro elementi: terra e aria per maturare le piante, sole (fuoco) per liberarne l’anima vegetale e l’acqua purissima come veicolo per trasmettere l’energia dell’intera pianta.

Nel suo libro, The Twelve Healers and Other Remedies, il dottor Bach descrive trentotto rimedi, uno per ciascuno dei più comuni stati d’animo negativi che affliggono il genere umano e li divise in 7 categorie: paura, incertezza, scarso interesse per il presente, solitudine, ipersensibilità alle influenze e alle idee, sconforto o disperazione e preoccupazione eccessiva per la salute degli altri.

Il ruolo del floriterapeuta è molto importante nella scelta del rimedio. Tanti sono i fiori e tante le possibili combinazioni. Per fare ciò il terapeuta deve saper ascoltare con calma, attenzione ed empatia e deve quindi saper individuare i fattori che facilitano o interrompono il processo di crescita e/o guarigione del paziente, aiutandolo a scoprirli.

I rimedi del dottor Bach non presentano controindicazioni, e possono essere dati anche a bambini e animali.

“Non vi è una vera e propria guarigione senza un cambio di orientamento della vita, senza pace nell’anima e senza la sensazione di felicità interiore”


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