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Benessere
Giovedì 05 Settembre 2019
SETTEMBRE, BENTORNATO!
Come ritrovare le energie e prepararsi al cambio di stagione? A cura di Chiara Zacchini, Erborista Biosapori Vicenza.

Sei arrivato in un baleno, l’estate ormai è un ricordo piacevole, ma ora è tempo di rimboccarsi le maniche e cominciare a viverti. Sei un mese così stimolante per intraprendere nuovi progetti ma, allo stesso tempo, così faticoso per il nostro equilibrio psicofisico.

Proveniamo dai ritmi lenti dell’estate e da una gestione più libera del nostro tempo. In un attimo dobbiamo pensare a come organizzare la giornata ed essere operativi, senza stancarci troppo.

La spossatezza, che spesso compare in questo periodo, non dipende solamente dalla nostra agenda fitta di impegni: a variare, infatti, sono anche le concentrazioni di ormoni e neurotrasmettitori in circolo, in funzione della quantità di luce che abbiamo a disposizione nella giornata. Se, con la primavera e l’estate, aumentano la serotonina (ormone del buon umore e del piacere) e la dopamina (ormone dell’euforia) e diminuiscono il cortisolo (ormone dello stress) e la melatonina (ormone del ciclo sonno-veglia), è facile intuire come in autunno-inverno accada il contrario e perché ci si senta più nervosi, tristi, assonnati e svogliati nei mesi più freddi e bui dell’anno.

Cosa possiamo fare se rimaniamo poco concentrati, se non abbiamo un sonno ristoratore o se ci sentiamo poco attivi? Vediamo insieme come affrontare il tutto in maniera positiva ed in salute.

 

Nei cambi di stagione e di stile di vita ci possono supportare le cosiddette piante tonico-adattogene.

Vengono così definite le piante che sostengono le attività dell’intero organismo (tonico) e che, secondo lo scienziato e ricercatore russo Brekhman, che fu uno dei primi a studiare questa categoria di piante fin dagli anni cinquanta, contengono un principio attivo o “droga” in grado di aumentare le resistenze aspecifiche e le difese dell’organismo nei confronti di fattori di stress (adattogeno). Questa categoria di piante supporta e sostiene le attività dell’intero organismo, migliora il tono generale dell’organismo, facendoci sentire in forma ed ottimizzando la nostra risposta ai fattori stressanti. Inoltre, queste piante aiutano a mantenere l’omeostasi dell’organismo, ovvero il suo equilibrio.

 

Le piante adattogene più frequentemente utilizzate sono la rodiola, il ginseng, la withania e l’eleuterococco.

 

La Rhodiola rosea, piccola pianta originaria della Siberia, capace di vivere in ambienti impervi, ricorda nella forma e nei fiori profumati una rosa. I suoi componenti biologicamente attivi sono composti fenolici (rosavina, salidroside e tirosolo) che creano articolate risposte nell’organismo di chi l’assume: aumentano le concentrazioni di serotonina e di dopamina nel sangue, producono maggiore energia e si innalzano le beta endorfine in circolo. La rodiola è consigliata nei casi di stanchezza mentale e di forte lavorio intellettuale. E’ un valido aiuto per coloro i quali hanno difficoltà a concentrarsi o stanno vivendo periodi emotivamente difficili.

 

Il Panax ginseng (tradotto letteralmente “la panacea”, il rimedio a tutti i mali) con i suoi ginsenosidi è riconosciuto per le sue proprietà adattogene, immunostimolanti e toniche generali

E’ originario dell’Asia, in particolare si sviluppa in Cina, Corea e Giappone. Se ne riconosce l’uso per tonificare l’organismo in casi di astenia e stanchezza e per il recupero delle forze in persone convalescenti.

Il ginseng modula l’asse ipotalamo-ipofisi, aumentando la liberazione surrenale di cortisolo. Quest’ormone sollecita l’organismo a rispondere ai fattori stressanti, migliorando le performance fisiche e mentali. Il ginseng ha anche proprietà ipoglicemizzanti, ipocolesterolemizzanti ed estrogeno simile. Se ne sconsiglia l’uso se si è già in terapia con farmaci che hanno le medesime azioni sopra citate ed in persone ipertese.

 

La Withania somnifera è conosciuta dalla medicina ayurvedica con il nome di Ashwagandha; un altro suo nome è Ginseng indiano. E’ diffusa in Asia orientale, India e Africa, ma anche nell'area del Mediterraneo.  Le sue proprietà sono associate ai withanolidi, lattoni steroidei che contrastano la stanchezza fisica e mentale e sostengono le naturali difese dell’organismo. Inoltre, migliora anche ansia e depressione nei soggetti trattati in quanto, il nome stesso somnifera lo suggerisce, è in grado di promuovere il benessere mentale e il rilassamento. E’ consigliata come alternativa al ginseng se si manifestano casi di ipersensibilità nei confronti di quest’ultimo.

 

L’Eleutherococcus senticosus è un arbusto originario della Siberia; gli scienziati russi hanno cominciato a studiare questa pianta negli anni ’40 per avere un’alternativa economica ma altrettanto valida al ginseng. Viene infatti chiamato Ginseng siberiano ed è un’ottima scelta al posto del Panax ginseng qualora la sua assunzione comporti irritabilità, ansia e sovreccitazione. Grazie alla frazione di polisaccaridi di cui la radice è ricca, risulta essere immunostimolante ed un ottimo rimedio antiastenico nei periodi di convalescenza. L’eleuterococco raggiunse la sua fama quando, durante le olimpiadi di Monaco del 1972, si sparse la voce che gli atleti russi l’avessero usato per migliorare la resistenza allo stress e le proprie prestazioni fisiche.

 

Cos’altro possiamo fare in questo famigerato cambio di stagione? Non dimentichiamoci una dieta equilibrata e bilanciata, che può fornire i nutrienti necessari per aiutarci a sconfiggere la spossatezza, e del sano esercizio fisico, magari all’aria aperta, che stimola la produzione di endorfine, aumentando la nostra positività nei confronti della stagione che si apre davanti a noi e dei nuovi progetti che porta con sé.


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