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Benessere
Martedì 06 Luglio 2021
OLI ESSENZIALI - Parliamo di “essenza”

A cura della Dott.ssa Nicole Puglisi, Erborista Biosapori Bassano del Grappa.

La scelta di ritornare alla natura e al suo ritmo, al suo significato profondo ma anche al suo utilizzo quotidiano dalle scelte alimentari e di salute a tanti altri aspetti della vita, oggi più che mai non è considerata una semplice moda ma, una vera e propria consapevole esigenza di benessere a 360°.
Ad ogni profumo un ricordo. Normalmente accade proprio così, nel nostro bagaglio di vita ad ogni momento è legato il ricordo di un particolare profumo e, ad ogni profumo, spesso concediamo il dono di riportarci alla mente un ricordo e un'emozione ad essi collegato.
Non solo, numerosi sono gli studi scientifici pubblicati che dimostrano proprietà sia biologiche che mediche degli oli essenziali chemiotipizzati* singoli o miscele di essi che in sinergia consentono una terapia individuale personalizzata e mirata.

* Chemiotipo: se la carta d'identità dell'olio essenziale è rappresentata dall'intero fitocomplesso che compone l'olio essenziale, il chemiotipo è la specifica impronta digitale che lo contraddistingue, che indica la presenza maggioritaria di uno dei componenti che creano quell'olio.
 
Un’arte ultra millenaria

L'utilizzo della fitoterapia e, nello specifico, della fitoaromaterapia, viene riscoperto e risvegliato nell’ultimo secolo, nonostante sia da sempre esistito, fin da quando le piante venivano utilizzate nei rituali prima e come medicinali poi. 

Si parla di aromi già nel 40000 anni a.C., quando gli aborigeni australiani con i rudimentali sistemi di fumigazione, inalavano i fumi emessi dai fuochi di piante aromatiche o miscelavano diverse piante con argille per creare dei veri e propri cataplasmi dai applicare nella pelle. Solo negli anni '30 il farmacista francese Rene 'Gattefosse' parla di Aromaterapia per migliorare la salute e il benessere delle persone e, delle sue possibili applicazioni per trattare le patologie.

Si conoscono migliaia di specie vegetali ma soltanto il 10% di queste vanta la “peculiarità aromatica” di sintetizzare un'essenza attraverso i numerosi processi estrattivi da alcune parti più concentrate in essa di una pianta o di un fiore, di un frutto o di una radice.
 
Come vengono prodotti?



Entriamo in questo mondo celestiale con una veloce descrizione delle tecniche estrattive di un olio essenziale (o.e.). La maggior parte degli o.e. viene ottenuta per distillazione in corrente di vapore acqueo a bassa pressione che permette di raccogliere l'essenza della pianta senza alcuna alterazione. Poi troviamo la spremitura a freddo, tipica tecnica estrattiva degli agrumi (limone, mandarino, pompelmo, ecc..) che consiste nel rompere le così dette “tasche” piene di essenza presenti nelle bucce fresche. Infine, per i fiori e i petali, si utilizza una tecnica di estrazione molto lenta, delicata e costosa chiamata “enflourage” o macerazione a freddo con lo scopo di salvaguardare l’intensità delle essenze presenti in queste parti della pianta.

* Lo sapevi che: per ottenere 1kg di o.e. di rosa sono necessari 3500kg di petali o, per quanto riguarda, l’o.e. di melissa servono addirittura 7000kg di pianta fresca???!!

* Lo sapevi che: tutte le essenze di agrumi destinate al consumo dovrebbero essere certificate Bio visto l'utilizzo massiccio di insetticidi che comunemente viene impiegato nella coltivazione tradizionale di questi ultimi??!!
 
 
Come si utilizzano?



Diverse sono le tecniche di utilizzo e somministrazione degli oli essenziali. La più conosciuta e sicura, è la via olfattiva (mani a coppa, respirazione dal flacone, diffusione umida o a secco), essendo composti estremamente volatili gli oli essenziali si diffondono facilmente a livello di vie aeree dove esercitano dapprima le loro azioni benefiche a livello respiratorio e una volta che lo stimolo olfattivo viene captato dalle cavità nasali i messaggi che essi contengono vengono inviati al cervello limbico in cui risiedono le nostre emozioni e la nostra memoria olfattiva. Quest'area cerebrale, infatti, è importantissima in quanto controlla numerose funzioni neurovegetative come emotività, comportamento, memoria e apprendimento.

Nonostante sia la via di somministrazione preferibile per iniziare ad utilizzare gli oli essenziali ne esistono altre, vediamole insieme..

La via cutanea è un'altra delle vie di somministrazione molto usata per gli oli essenziali poiché, essendo liposolubili, diluiti in olio vegetale e applicati sulla pelle, interagiscono con il doppio strato fosfolipidico delle membrane cellulari penetrando in profondità fino ai capillari riversandosi poi nell’apparato circolatorio. 

* Lo sapevi che: è stato dimostrato che ogni o.e ha un suo specifico tempo di assorbimento e che il massaggio è in grado di accelerare questo stesso processo?! Provate ad applicare qualche goccia di essenza di eucalipto sulla pianta del piede, dopo qualche minuto anche il vostro alito profumerà.

Terza e più delicata via di somministrazione ma anche più efficace nel caso di alcune affezioni è la via orale e digestiva. Importante in questo caso, ma anche nell'approccio a tutte le altre modalità di assunzione, il consiglio della vostra erborista che vi guiderà al meglio per poter impiegare soltanto oli ad uso alimentare e in dosi e modalità di assunzione sicuri per non incorrere in rischi ma solo nei benefici assoluti di questi ultimi che dovranno essere assunti sempre a stomaco pieno, diluiti in olio vegetale o estratto idroalcolico, miele o incapsulati.
 
Le note olfattive



Descrivendo un olio essenziale si parla di note di testa, note di cuore e note di base. Le note di testa appartengono agli oli essenziali estremamente volatili, con aroma fresco, quali quelli degli agrumi, i quali hanno azione dinamica, stimolante ed euforizzante risollevando e armonizzando aiutano a tenere la mente leggera e aperta.
Proprie invece degli oli mediamente volatili, con aroma floreale tipico di camomilla, lavanda, neroli, rosa, gelsomino, ylang ylang, melissa e petit grain sono le note di cuore, che hanno un'azione armonizzante, sensuale e di grande apertura alla vita e alle relazioni. Sono le note che si avvertono in un secondo momento dopo le note di testa e che provocano totale attrazione o rifiuto assoluto a seconda della nostra situazione intima personale, proprio perchè ci stimolano molto ad aprirci verso il mondo e verso gli altri, mettendo a nudo la nostra stessa natura o il nostro momento personale. 

Le note di base, infine, sono le ultime ad essere avvertite e le ultime a lasciare il nostro naso, appartengono ad oli essenziali poco volatili che sono caratterizzati da un aroma forte e penetrante come la cannella, il vetiver, il pino, l'abete, il legno di rosa o il sandalo ed esplicano un'azione calmante e centrante del nostro stato psichico radicandoci fortemente a terra.
Ed ora ad ognuno il proprio “profumo”, la propria poesia aromatica che arricchirà scegliendola il mondo attorno e dentro noi di tutta la nostra più profonda “essenza”.

Ti aspettiamo nelle nostre Erboristerie: i nostri professionisti sapranno darti consigli sugli oli essenziali più adatti alle tue esigenze specifiche.

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